Tra i nostri post giornalmente più cliccati nelle ultime settimane c'è, in assoluto, quello del 18 gennaio "Pensionamento flessibile" che riproduceva la copertina dello studio di Federico Augusto Perini-Bembo su Terza età e pensionamento flessibile, edizioni tre lingue Pozza Lugano (Svizzera) con la presentazione dell'autore datata 25 marzo 1982. Lo studio, in due volumi il primo di presentazione del lavoro e il secondo di documenti internazionali sul tema, trae lo spunto da convegni svoltisi in varie parti del mondo nel "quadro della sicurezza sociale [...] integrando il primo lavoro dei giovani con il progressivo pensionamento flessibile degli anziani validi".
Il pensionamento, è scritto nel testo, deve rimanere un atto libero e spontaneo, compiuto dal lavoratore nell'ambito della sua coscienza e dei suoi interessi: sarebbe grave errore considerarlo una conseguenza del processo rotatorio di utilizzazione delle forze di lavoro e persino crudele quasi si trattasse di bestie mandate al mattatoio. Ed ancora:
In proposito, dal programma Omnibus de LA7 del 12 scorso, abbiamo appreso che il partito l'Italia dei Valori ha presentato una proposta di legge sull'argomento."Non è necessariamente essere futurologi per prevedere che l'anno 2000, con una popolazione di ultrassessantenni che supererà il miliardo, vedrà una prevalenza di capelli grigi e bianchi, anche perchè il tasso delle nascite avrà subito un'ulteriore flessione ed il ritmo della vita continuerà ad essere dominato dalla produttività. La questione per così dire di questo nuovo mondo sarà segnata dalla rivalutazione della terza età, congiunta indissolubilmente con una migliore formazione della prima età, per integrarne, con principi e valori di vita perenni, l'esistenza in generale - altrimenti precaria e sbiadita - ed, in particolare nel campo lavorativo, dove il progresso - reso più frenetico da esplosioni di efficienti applicazioni elettroniche - minaccia in varie guise di automatizzarla, spersonalizzandola. Un'adeguata integrazione fra la terza e la prima età non può che alleggerire di oneri e preoccupazioni la seconda età; inoltre il pensionamento flessibile non diviene soltanto terreno di incontro fra tutti gli uomini di buona volontà, ma provoca una coincidenza dell'interesse e delle aspirazioni, immediati e mediati, degli altri."