Autorevoli esponenti del partito dei Verdi, pur prendendo le distanze dai facinorosi della No Tav, hanno giustificato la loro adesione al movimento valligiano che si oppone alla linea dei treni ad alta velocità, in nome della salvaguardia dell'ambiente, basandosi su tre argomenti:
- cinquecento tra scienziati e docenti universitari si sono espressi contro la tav,
- a pochi chilometri di distanza dalla costruenda linea ferroviaria per i treni merci c'è un'altra linea ferroviaria veloce ma sottoutilizzata,
- il progetto è dispendioso e sorpassato.
Francamente dal partito dei Verdi ci aspettavamo di più e forse è questo il motivo del suo scarso consenso, stando ai sondaggi elettorali. Da chi si batte per l'ambiente e l'ecologia ci si aspetta un progetto di ampio respiro e non solo riferimenti all'utilizzo dell'energia solare o alla salvaguardia del verde e del mare. L'ambiente comprende un territorio (montano, lacustre, ecc.) su cui vive una popolazione (giovani, donne, anziani, disabili, lavoratori, ecc.) che utilizza le risorse dell'ingegno e del territorio (flora, fauna, sottosuolo, ecc.) ove la preponderanza di un parametro influisce, in modo positivo o negativo, sugli altri due. E' dal corretto rapporto dei tre elementi T (territorio), P (popolazione) e R (risorse) che si sviluppa un'interazione basata su frattali (porzioni di ambiente) destinati a migliorare le condizioni di vita umane e di preservazione del territorio. Un progetto complesso che non può essere valido su qualsiasi territorio ma scisso in più ambienti locali (provinciali o regionali) collegati con ambienti confinanti ma ben distinti nell'uso delle risorse.
Forse ai Verdi come agli altri movimenti politici non farebbe male seguire il convegno che si terrà a fine maggio nella provincia di Frosinone incentrato sui rapporti Territorio-Popolazione-Risorse nei riflessi sanitari, agroalimentari ed industriali, in pratica la realtà di un frattale di ambiente.
Per il resto sappiamo come vanno le cose: le cinquecento firme sono state apposte da accademici e ricercatori sollecitati da amici e colleghi a questo scopo (una firma di adesione non si nega a nessuno così come in passato avveniva per un sigaro e la croce di cavaliere); i lavori della tav, come da progetto, comporteranno occupazione e sviluppo per l'intera vallata; il 40% di detti lavori sono finanziati dall'Europa, il 30% dal governo italiano e il rimanente dalle regioni interessate sviluppando una rete ferroviaria che congiunge l'Est con l'Ovest Atlantico nel quadro di un progetto europeo di più ampio respiro.
Domani: Finzioni storiche
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