L'immagine, ripresa dalla pagina di controcopertina degli atti Leggere la qualità delle comunicazioni (seminario del 11-12 settembre 2004), rende bene l'idea di uno dei primi concetti esplicitati dai demodoxaloghi della Sidd sulla scia di quanto espresso da Gustave Le Bon nella Psicologia delle folle (1895) e Gabriel Tarde in Le leggi dell'imitazione (1890). Gli individui si aggregano e agiscono per imitazione pianificando le regole di condotta in base ai comportamenti e agli eventi cui assistono e dai cui ne sono coinvolti. Un nesso cosmico (quindi superiore alla volontà e all'intelligenza umana) che tende a raggruppare i vari tasselli che convivono in un frattale (porzione di territorio) espandendosi verso l'esterno, attirando con la suggestione e l'imitazione, i frattali vicini più deboli. Un disegno di aggiustamento che abbraccia il territorio su cui vive la popolazione, la popolazione nel suo complesso (uomini, donne, giovani, malati, ecc.) e le risorse umane (lavoratori, imprenditori, artisti, sportivi, ecc.) e naturali (acqua, sottosuolo, flora, fauna, ecc.), intuito da Charles-Luis Montesquieu nello Spirito delle leggi (1748) (*). Un movimento perenne e in continua evoluzione di posizionamenti nei vari incastri, cercando di volta in volta la soluzione meno dispendiosa (nel senso di impegno di energie) in rapporto al tempo e allo spazio. Quella che definiamo come opinione pubblica è un concetto virtuale e di comodo, in realtà le opinioni pubbliche sono infinite, ogni tipologia di pubblico ha la sua opinione (è un tassello) che si confronta con gli altri tasselli sino a trovare l'incastro vincente. L'opinione pubblica, essendo il comune sentire della pluralità umana, risente anche dell'influenza del tempo storico-economico-culturale e dello spazio ambientale in cui vive e si evolve. Molte idee o invenzioni che precorrono i tempi non sono comprese o accettate proprio per il fatto di essere anticipatrici: dato che la massa si aggrega come la limatura del ferro sulla calamita ogni cosa che si discosta da essa è un fattore di turbamento nel rapporto territorio-popolazione-risorse. L'imitazione e la suggestione sono maggiori là dove più soggetti ne sono coinvolti, facendo in questo modo aumentare l'adesione al gruppo di appartenenza e la capacità di dominazione sugli altri aggregati umani, respingendo ogni sollecitazione esterna. Ove invece il pubblico di appartenenza è ristretto la facoltà di acquisire informazioni provenienti dall'esterno è molto più facile: tant'è che le novità sono inizialmente percepite (come vedremo) da particolari minoranze di artisti, studiosi, avventurieri.
(*) ... le leggi dei vari popoli non costituiscono qualcosa di casuale o arbitrario ma sono strettamente condizionate dalla natura dei popoli stessi, dai loro costumi, dalla loro religione e sicuramente anche dal clima ...
(1 - continua)
(*) ... le leggi dei vari popoli non costituiscono qualcosa di casuale o arbitrario ma sono strettamente condizionate dalla natura dei popoli stessi, dai loro costumi, dalla loro religione e sicuramente anche dal clima ...
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