* Sull'agenzia online Informatore Economico Sociale del 5 ottobre scorso (anno 50° numero 170) diretta dal demodoxalogo Francesco Bergamo abbiamo letto l'intervista al vicedirettore del quotidiano L'Unione Sarda, Giorgio Pisano, a proposito di formazione e rilevazione dell'opinione pubblica. Di seguito riportiamo i passi che risultano coincidenti con il pensiero demodoxalogico:
".... Non ho alcun dubbio che i mezzi di comunicazione di massa abbiano la capacità di santificare o uccidere chiunque. Giornali e televisioni possono creare un'aurea di sacralità (o comunque di empatia) nel raccontare un leader oppure attenuarne capacità e pregi.
.... ho verificato sulla mia pelle che un banale articoletto sui problemi di un quartiere poteva suscitare reazioni imponenti o mirate
.... Tengo conto esclusivamente dei complimenti insospettabili (quelli di uno sconosciuto, del fornaio o dell'impiegato postale) mai di quelli che arrivano da fonti in qualche misura interessate
.... L'autorevolezza [...] arriva in tempi piuttosto lunghi e dopo una presenza effettiva e permanente sulle colonne del quotidiano
.... La cultura cattolica, alla quale apparteniamo, condiziona artamente il nostro modo di essere o di sentire
.... la carta stampata occupa sempre più un settore di nicchia. I nuovi media sono irimediabilmente il futuro"
Consigliamo ai nostri lettori di leggere l'intera intervista sul sito www.demodossalogia.it in quanto contribuisce a capire l'importanza dei massmedia nell'orientare, nel bene e nel male, l'opinione pubblica. Ovviamente se tale opera di persuasione è fatta esperti del settore, come i demodoxaloghi, in quanto - per esempio - nell'intervista si cita il caso de la Repubblica che sbagliando strategia ha contribuito ad alimentare la forza di Silvio Berlusconi.
* In "primo piano" sul giornale online La Vera Cronaca, diretto da Pierfrancesco Palattella, un articolo su "I sociologi e l'ambiente", tema basilare per i demodoxaloghi. (www.laveracronaca.com)
* Solo in questi giorni abbiamo appreso la scomparsa dell'editore Angelo Ruggieri, deceduto il 19 luglio 2010. Ricordarlo come editore è riduttivo: era un apostolo della diffusione della cultura e della giustizia, sempre a fianco dei più deboli e disinteressatamente, pagando di persona (in ogni senso) il suo essere uomo libero. Vada alla figlia il commosso ricordo dei demodoxaloghi che lo hanno conosciuto e avuto come amico.