mercoledì 28 agosto 2013

Continuum -5

Come sinora visto possiamo ipotizzare il cammino del Tempo come un continuum, un eterno divenire verso un futuro reso possibile da un "passato" che è stato, a sua volta, "futuro" e da cui si è alimentato. Un futuro che conserva i tratti caratteristici più importanti della sua storia, motivo per il quale è possibile trarre l'evoluzione degli andamenti degli eventi che verranno (il continuum) attingendo alle similitudini del passato poiché nulla si crea e nulla si distrugge, secondo la legge del chimico Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794) sulla conservazione della materia.
Gli studiosi di esoterismo potrebbero sostenere che le divinazioni sono possibili in quanto non c'è distinzione tra passato e futuro, mentre gli scrittori di fantascienza "percepirebbero" eventi futuri, seppure in modo confuso e fantastico, in quanto il nostro quotidiano altro non è che la sensazione ingannevole di un presente a cavallo di un passato e di un futuro (il continuum), quindi la sensazione di quel malessere che deriva dal non conosciuto. (Vedasi Franco Rizzo in Consenso ed istituzioni, edito da Esi Palermo 1981).
Tornando alla filosofia dell'opinione pubblica, che è la materia del nostro breve corso di demodoxalogia, la Sidd-società italiana di demodoxalogia osserva che se le previsioni meteorologiche sono possibili ciò si deve alle carte della direzione dei venti, elaborate dai vari centri di ricerca internazionali, che seguono il percorso delle nuvole (acqua condensata e ghiaccio) correlandolo all'evoluzione della temperatura: è un movimento continuum così come lo è l'alimentazione umana descrittaci da Toddi.
(continua -5)