Il Pdl è sul piede di guerra, deve tenere il governo di Enrico Letta sulla graticola sino a quando non sarà trovata una soluzione per liberare il cav. Silvio Berlusconi dal peso dell'eventuale restrizione ai domiciliari o lontano da attività pubbliche. Per ora la tattica dei due è quella di rinviare i problemi in attesa che le acque si calmino ma gli ostacoli posti al governo non conoscono tregua; l'ultima tegola è quella dell'imu: il Pdl vuole l'esenzione su tutte le prime case a prescindere dal reddito, il Pd per salvaguardare il bilancio dello stato esenterebbe l'imu solo per i redditi bassi. A settembre se il governo non riuscirà a salvaguardare Berlusconi dovrà inchinarsi di fronte alle ingiunzioni della nuova Forza Italia.
E' tutto un imbroglio e la soluzione per l'imu sarà il solito imbroglio a danno degli italiani.
Imu vuol dire imposta municipale unica e originariamente doveva andare ai comuni per far fronte alle loro esigenze di offerta di servizi, invece è prevalentemente dirottata verso lo stato e questo è già un imbroglio (di municipale c'è solo il nome) ma cosa potevamo aspettarci da un parlamento che già nella definizione spiega il programma? Il parlamento è composto dalla camera dei deputati e dal senato della repubblica, cosa fanno i parlamentari? Parla-no e mento-no, più chiaro di così!
Per venire incontro al Pdl la prima casa sarà esentata dall'imu, così gli italiani saranno contenti e Letta ci farà una bella figura. Poi, siccome la prima casa equivale ai risparmi che le famiglie italiane hanno in banca, visto che dal primo luglio scorso l'eccedenza di risparmio sui conti correnti è tassata alla fonte con un prelievo straordinario definito "supero della giacenza media" il concetto verrà esteso all'abitazione: un prelievo d'imposta sulla casa per il supero della media dei metriquadri. Non sarà l'imu ma una nuova imposta, cioè il solito imbroglio come l'abolito finanziamento pubblico ai partiti risolto sotto un altro nome e tutte le altre furbizie cui il parla-mento ci ha abituati.