Secondo Toddi il tempo altro non è che moto: dal passato verso il futuro, quindi un perenne divenire. Come visto il 14 scorso, nella prima puntata, il filosofo statunitense John Dewey (1859-1952) sostenne che non accade nulla che non sia parte di una corrente continua di eventi: pertanto il perenne divenire di Toddi e la corrente continua di eventi di Dewey postulano il non conosciuto di Franco Rizzo, quale sensazione di un futuro che inconsciamente percepiamo poiché creato dal presente che altro non è che l'anello di congiunzione tra passato e futuro. Dal che trascende che, se il futuro è lo spostamento del presente, gli eventi futuri dipendono dai movimenti pregressi: quindi facilemente rilevabili.
La pagina è riprodotta da Geometria della realtà e inesistenza della morte, opera citata. (continua - 4)