martedì 20 agosto 2013

Silvio c'è!

Per fortuna che c'è Silvio Berlusconi che, in un modo o nell'altro, in questa estate afosa ci offre lo spunto per divagazioni e opinioni serie o semiserie, se non addirittura tragiche; altrimenti non sapremmo cosa scrivere per tenere in allenamento le dita che scorrendo sulla tastiera vorrebbero esprimere frasi se non dotte perlomeno serie.
Da moltissimi mesi la strategia del nostro uomo, in vista dell'esito dei vari processi, è cambiata: cortese e buonista con il governo di Enrico Letta, lamentoso ma non aggressivo con i magistrati, fiducioso con il Capo dello Stato, ecc. Si è persino rifatto il look fisico e psicologico: la bocca sempre sorridente per mostrare i dentoni alla Fernandel (il comico francese dello scorso secolo che impersonò don Camillo nella famosa serie cinematografica) e la fidanzata sempre al suo fianco, per dare l'impressione di essere tranquillo e con la testa a posto: ha persino una giovane fidanzata a dimostrazione che i festini (o cene eleganti) nella villa di Arcore sono un ricordo degli anni giovanili! Una gioventù (beato lui!) che lo ha accompagnato sino ai settant'anni.
Anche la figlia prediletta Marina Berlusconi ha voluto tranquillizzare amici e nemici: "non entrerò in politica", quindi non subentrerà al padre. Amici di partito non abbiate paura il posto di leader della destra si renderà disponibile. Giudici e politici siate clementi con l'uomo, come vedete ha già ridotto l'attività politica e la figlia non subentrerà; il ragazzotto ormai cresciuto e accasato ha messo la testa a posto, possiamo anche assolverlo da tutti i suoi peccati!
Solo per la goduria del popolo (quello che i romani chiamavano plebe) saranno suonati gli inni di guerra perché alla gente certe frasi piacciono e vanno ripetute (come diceva Petrolini nella partedi Nerone) : per tenerlo sempre pronto all'azione e far vedere agli altri che il popolo reclama giustizia per il capo, anzi la esige, altrimenti .........
Altrimenti è come il temporale estivo, dopo la pioggia torna il sole. Facciamo sfogare in piazza la plebe se è necessario per salvare il governo tanto l'inciucio già è stato delineato, si tratta di calmare le acque.