lunedì 27 febbraio 2012

Il popolo di sinistra

Il demodoxalogo che si riconosce nella Sidd, l'accademia degli studiosi della demodoxalogia, traduce in grafici statistici i risultati delle sue indagini (in.de. - indagine demodoxalogica) per ricavare, dall'andamento grafico, ipotesi - convalidate da numeri - sul futuro andamento (trend) del fenomeno preso in esame. 
L'analisi del grafico parte da un presupposto: l'interpretazione di picchi improvvisi o vistosi (l'ampiezza) rispetto alla media è irrilevante ai fini delle probabilità che l'amplificazione del fenomeno sia un indice di un comportamento a seguire. Gli scossoni sono fenomeni passeggeri destinati a rientrare nella norma, la vera tendenza dell'evoluzione dell'evento la si percepisce dal graduale e lento andamento del grafico rispetto alla media; quindi il demodoxalogo taglia i picchi in alto (+) o in basso (-) per concentrarsi sul discostamento dalla media (vedasi il corso gratuito online di demodoxalogia su opinionepubblica.com).
Esaminando i vari risultati delle primarie promosse dal Pd, da Milano, Napoli, Firenze e le altre città sino a Genova, è stabile una tendenza: il popolo della sinistra (Pd, Sel e gli altri) ha abbandonato i vertici del Partito Democratico ed è alla ricerca di nuove figure politiche, meno aggregate alle formazioni partitiche ma più presenti nella cosiddetta società civile, senza sbarramenti ideologici o religiosi. Anche i sondaggi delle società demoscopiche confermano, a nostro avviso, tale tendenza. Mario Monti riscuote una percentuale di accettazione che varia dal 50 al 60% circa ed il consenso ai partiti (tutti) scende a livelli bassissimi con picchi costanti di intenzione di disertare le votazioni politiche. 
Tra l'universo degli interpellati dai sondaggi vi è anche il popolo della sinistra (almeno un 30% di intervistati) che ha contribuito al gradimento di Monti ed al rifiuto della politica partitica. Ancora : il 30% degli intervistati dichiara che non si recherà a votare e un altro 30% dimostra perplessità, con una sfiducia totale che supera il 60%; se il popolo del Pd (capitato nell'universo del campionamento) avesse ancora fiducia nei suoi leader tali percentuali scenderebbero di molto. Un monito per il partito: rottamare la gerarchia e rivedere l'ideologia politica per adeguarla alla società globalizzata ma verso quale direzione? All'estrema sinistra con il Sel o sulle posizioni di Walter Veltroni?